Che cos'è la cessione del credito?
Dall'1 gennaio 2020, i bonus edilizi che nascono con le spese di ristrutturazione possono essere recuperati con lo sconto in fattura cedendo il credito al proprio fornitore o anche a una Banca o alle Poste.
Sono le novità prevista dal DL Rilancio 2020.
Prima del 1 gennaio 2020, avresti potuto portare in detrazione dalle tasse future con il 730 o la Dichiarazione dei Redditi le spese sostenute per ristrutturare o riqualificare energeticamente la tua casa. In pratica, in caso di ristrutturazione, spendendo 10.000 €, avresti avuto diritto a 5.000 € da scalare dalle tasse future in 10 anni.
Tuttora, questo sistema è utilizzabile.
Ma in alternativa, potresti cedere il tuo credito ad un istituto, sia esso una banca, le poste o un'assicurazione, ottenendo subito i soldi. Ovviamente, otterrai meno danari, in quanto la banca dovrà trattenere un interesse dalla procedura. Diciamo che ci perderai un 10 / 20 %. È una tua scelta. Meglio l'uovo o la gallina?
Di sicuro è un'opzione straordinaria per gli incapienti, cioè per coloro che pagano poche tasse IRPEF.
Con il D.L. 27/01/2022, n. 4 sostegni-ter il Governo ha previsto un LIMITE al numero delle cessioni.
Il beneficiario (privato o condominio) [soggetto A] può cedere a titolo di sconto in fattura al proprio fornitore [soggetto B], il quale può cedere a CHIUNQUE (altra società, General Contractor o Banca o Poste) [soggetto C]. Tale soggetto può ancora cedere a qualcuno che può essere esclusivamente una banca o Poste [soggetto D] ed infine tale banca può ancora cedere a un'altra banca [soggetto E].
Poi non si potrà più cedere il credito e il soggetto che lo ha, dovrà recuperarlo in 5 o 10 anni detraendolo dalle proprie tasse.
Quali sono i bonus che puoi cedere?
Ecco gli interventi che possono beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito:
a) interventi di cui al Superbonus del 110% introdotto dal Decreto Rilancio del 2020;
b) recupero del patrimonio edilizio di cui all'articolo 16-bis, comma 1, lettere a) e b), del testo unico (bonus ristrutturazioni o casa). Si tratta del tradizionale bonus 50% sulle ristrutturazioni edilizie;
c) interventi di efficienza energetica ecobonus 65% come la sostituzione della caldaia;
d) adozione di misure antisismiche dove si applica il sismabonus del 110%;
e) recupero o restauro di facciate degli edifici esistenti, inclusi di interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna bonus facciate 60% (90%);
f) installazione di impianti fotovoltaici bonus risparmio energetico al 110%;
g) installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici bonus colonnine elettriche al 110%;
Mentre ricorda che non potrai cedere il bonus mobili e il bonus verde, ma solo portarli in detrazione in 10 anni!
Cos'è il visto di conformità
Il visto di conformità è un documento che attesta l'esistenza di tutti i requisiti che danno diritto alla detrazione d’imposta, rilasciato ai sensi dell’articolo 35 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241. Un commercialista, esperto di bonus edilizi, fa un’attività di controllo finalizzato ad evitare errori materiali e di calcolo.
I controlli del visto di conformità:
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la presenza di un idoneo titolo di possesso o di detenzione dell’immobile da parte del contribuente
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il possesso di redditi imponibili nel 2021 (l'essere proprietari dell'immobile dà sempre diritto alla detrazione anche se si è disoccupati)
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copia di CILA, SCIA o Permesso di Costruire (non necessitano di alcun titolo abilitativo gli interventi ricadenti in edilizia libera)
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se obbligatorie, la presenza delle relazioni tecniche e asseverazioni preventive all’avvio dei lavori come, ad esempio, della classe di rischio dell’edificio, notifica preliminare
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la visura catastale o la domanda di accatastamento
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le fatture con evidenza dello sconto
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i bonifici bancari o postali “parlanti”
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l'asseverazione della congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati
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la polizza di assicurazione del professionista che redige l’asseverazione
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per gli interventi di efficienza energetica 65% e 110%, la ricevuta di trasmissione all’Enea
Per i CONDOMINI in aggiunta anche:
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Verbale di assemblea di approvazione dei lavori
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La tabella millesimale per la ripartizione dei lavori che dovrà trovare rispondenza nella tabella di ripartizione spese
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Tabella di ripartizione delle spese sostenute
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L’opzione sottoscritta da ciascun condominio per la cessione delle detrazioni
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Documento identità e codice fiscale di ogni condomino
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Le Visure catastali di tutti gli immobili facenti parte del condominio
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Documento identità e codice fiscale dell’amministratore di condominio
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Copia della comunicazione fatta all'Agenzia delle Entrate all'atto della nomina
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L'incarico relativo all’asseverazione e al visto di conformità
Quando non serve asseverazione e visto
Non occorre visto e asseverazione per le cessioni inviate all'Agenzia Entrate dopo l'1/1/2022 se ricorre una di queste due condizioni:
1. opere già classificate come attività di edilizia libera ai sensi dell’articolo 6 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia;
2. interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, fatta eccezione per gli interventi di cui al BONUS FACCIATE di cui all’articolo 1, comma 219, della legge 27dicembre 2019, n. 160.
ATTENZIONE: se il singolo intervento pur inferiore a 10.000 euro fa parte di lavori complessivamente superiori allora sarà necessario visto e asseverazione.
Esempio: acquisto una caldaia da 6.000 euro e acquisto da un altro fornitore un impianto solare da 8.000 euro si ritiene necessario visto e asseverazione per entrambi gli interventi.
Cosa significa cessione dei decimi residui
I crediti relativi al 2021 (fatture datate 2021 e bonifici del 2021) possono essere ceduti dal beneficiario soltanto entro il 29/04/2022.
Rispettando la scadenza è possibile cedere l'intero credito.
Se si va oltre quella scadenza che succede?
Semplice!
Se il credito è da 110% quindi crediti recuperabile in 5 annualità, cedendo dopo il 29/04/2022, la prima rata di 1/5 dovrà recuperarla in dichiarazione dei redditi il beneficiario. E se le tasse dovute per il 2021 fossero basse, finirebbe per perdere la prima rata. Le altre 4 annualità possono essere recuperate cedendole a una banca. Ma la prima NO.
Se il credito è da altri Bonus 60% (90%), 65% o 50% quindi crediti recuperabile in 10 annualità, cedendo dopo il 29/04(2022, la prima rata di 1/10 dovrà recuperarla in dichiarazione dei redditi il beneficiario. Le altre 10 annualità possono essere recuperate cedendole a una banca.
La verità è che le banche già dall'01/02/2022 non accettano più la cessione della prima rata ma soltanto delle rate successive alla prima.
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Consulenza Fiscale per chiarire i dubbi e chiarezza sui documenti
Il settore immobiliare richiede molte competenze fiscali e la capacità di interagire in modo veloce con i tecnici (ingegneri, architetti e geometri) che intervengono nelle ristrutturazioni.
Noi affianchiamo tutti i soggetti coinvolti al fine di rendere le pratiche di sconto in fattura e cessione più semplici.
Parliamo, se necessario, direttamente noi con l'impresa edile, con i tecnici e gli amministratori di condominio gestendo gli scambi documentali in modo snello. Indichiamo noi quali sono i documenti necessari.
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Esame e istruttoria dei documenti
eseguita dal COMMERCIALISTA ESPERTO di BONUS
Verranno esaminati tutti i documenti e ne verrà controllata la regolarità. È importante questa verifica perché nella cessione del credito in caso di errori chi ci rimette è sempre e soltanto il privato beneficiario.
Sapevi che l'Agenzia delle Entrate ha ben 8 anni per fare i propri controlli sui bonus edilizi?
Per questo, è importante saper gestire l'istruttoria con accuratezza; soltanto così è possibile garantire il privato beneficiario dei bonus e a cascata i fornitori degli interventi edilizi.
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L'asseverazione della congruità delle spese introdotta dal D.L. 157/2021
abrogato e poi confluito nell'art. 1 della Legge di bilancio 30 dicembre 2021, n. 234
Il Decreto cosiddetto anti-frodi ha reso obbligatoria, a partire dalla fatture emesse dal 12/11/2021, la verifica di congruità delle spese relative agli interventi agevolati anche 50% - 65% - 90%. Un tecnico dovrà verificare se il capitolato dei lavori è stato redatto con prezzi in linea con il prezziario DEI (punto chiarito con l'art. 1 della Legge di bilancio 30 dicembre 2021, n. 234), e con il decreto MITE del 14 febbraio 2022 con cui il Ministero fissa i prezzi congrui di alcuni materiali. Se i prezzi sono congrui il tecnico rilascia l'ASSEVERAZIONE, diversamente, se fosse congruo un prezzo minore la detrazione verrebbe applicata su un importo minore che conseguenti problemi di spesa aggiuntiva.
3
L'asseverazione nel SUPER ECOBONUS e nel SISMABONUS al 110%
In caso di SUPER ECOBONUS 110% l'asseverazione dovrà essere predisposta, come da Decreto MISE 06/08/2020, direttamente sulla PIATTAFORMA ENEA la quale rilascia un codice che serve per il successivo visto di conformità e cessione del credito. Se si tratta di SISMABONUS 110% invece la pratica di asseverazione deve essere redatta seguendo le indicazioni del DM n. 329/2020.
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Rilascio del visto di conformità
Con il D.L. 157/2021, abrogato dall'art. 1 della L. 30 dicembre 2021, n. 234, è obbligatorio, per le cessioni con fattura o il bonifico erano successive al 11/11/2021, per tutte le detrazione edilizia il visto di conformità.
Con il visto di conformità, il commercialista esperto della materia, dopo aver verificato la regolarità e la presenza di tutti i documenti e dei requisiti necessari per ottenere le agevolazioni, ne dichiara la conformità alla legge e fa da garante nei confronti dell'Agenzia delle Entrate.
Con decorrenza 1 gennaio 2022 sono state introdotte 2 esclusioni dal visto di conformità e dall'asseverazione:
1. opere già classificate come attività di edilizia libera ai sensi dell’articolo 6 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia;
2. interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, fatta eccezione per gli interventi di cui al BONUS FACCIATE di cui all’articolo 1, comma 219, della legge 27dicembre 2019, n. 160.
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Pratica all'Agenzia delle Entrate di comunicazione
dello sconto in fattura o della cessione del credito
Il commercialista dopo aver apposto il visto di conformità, deve comunicare all'agenzia delle entrate l'importo che viene smobilizzato attraverso la cessione diretta al proprio fornitore o alla Banca o Poste.
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Gestione della cessione del credito alla banca per lo smobilizzo del bonus
Ci potrebbero essere più possibilità da gestire:
1. quando il privato beneficiario cede il credito al fornitore
2. quando il fornitore lo cede alla banca
3. e cioè solo la cessione del credito direttamente alla propria banca o alle Poste
I nostri esperti si occupano di ogni tipo di cessione del credito.
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Perchè scegliere il nostro team
ORGANIZZAZIONE
Siamo in grado di gestire tutte le fasi legate ai BONUS EDILIZI con un metodo organizzato e un protocollo preciso per ottimizzare ogni step. La nostra struttura ha tre esperti dedicati a visto di conformità e cessioni.
COMPETENZA
Siamo professionisti con esperienza di molti anni nel settore immobiliare e quindi con tutte le necessarie competenze. Operiamo per General Contractor, Imprese Edili, del Risparmio Energetico e Reti di Imprese
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CHI SONO
Mi chiamo Claudio Esposito e sono un dottore commercialista esperto di fiscalità e agevolazioni nel settore immobiliare e dei bonus fiscali.
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