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Buoni pasto per ridurre il costo del personale e dare premi

Buoni pasto: cosa sono, a chi spettano e quali sono i vantaggi fiscali per le aziende che li utilizzano.

buoni pasto

Sei anche tu alla ricerca di un modo per risparmiare sul costo dei dipendenti senza diminuire il loro stipendio? Se si, ecco alcuni suggerimenti.

Sapevi che i buoni pasto, oltre ad essere un ottimo strumento di welfare aziendale per aziende e professionisti con cui incentivare i lavoratori, come lo sono i buoni carburante e i rimborsi spese, costituiscono anche un utile servizio che può contribuire a farti risparmiare fino a 400 euro al mese per ogni dipendente?

Cos’è il buono pasto?

Si tratta di un ticket restaurant, cartaceo o elettronico, che il datore di lavoro ha la facoltà di offrire ai propri dipendenti come un rimborso dei pasti nelle pause di lavoro, ma che nella pratica è utilizzato anche per le spese alimentari di tutti i giorni. Voglio qui spiegarti come questa possibilità può tradursi in un interessante risparmio fiscale e Inps per te imprenditore oppure titolare di studio professionale.

A chi spettano i buoni pasto?

Ai dipendenti, a prescindere dal tipo di contratto, ai collaboratori, agli amministratori, ai soci e ai liberi professionisti, indipendentemente dal fatto che la giornata lavorativa sia a tempo pieno o parziale.

Ai lavoratori spetta un buono pasto al giorno per ogni giorno effettivamente lavorato.

Dunque non competono per i giorni di ferie, permessi, malattie, ecc.

Possono essere utilizzati in modo cumulativo fino ad un massimo di 8 buoni al giorno e spesi negli esercizi convenzionati (supermercati, bar e ristoranti, alimentari, agriturismi) come pagamento per il pasto, oppure per la spesa settimanale alimentare.

Vantaggi fiscali dei buoni pasto per l'azienda

I buoni pasto sono esenti da oneri contributivi e previdenziali se non superano € 4 per i buoni cartacei e € 8.00 per i buoni pasto elettronici (nuovi importi dal 01/01/2020), ma i loro vantaggi fiscali non consistono soltanto nella esenzione da tassazione fino al valore di € 8 per ciascun ticket.


Ovviamente non ha più senso distribuire i buoni cartacei. Sono meno convenienti e poco pratici mentre i buoni elettronici sono come carte ricaricabili direttamente dal datore di lavoro con pagamento 30 giorni dopo la ricarica, quelli che raccomandiamo noi. Ecco tutti i vantaggi fiscali e le novità sulla tassazione dei buoni pasto:

  • Se i buoni pasto sono destinati ai dipendenti: l'IVA è detraibile al 4% e il costo deducibile ai fini Ires o Irpef al 100%. L'IVA è invece indetraibile per i ticket restaurant cartacei.

  • Se liberi professionisti, soci e titolari: si può detrarre l’IVA al 10% e il 75% del costo entro il limite dell’1,5% al 2% del fatturato, quindi molto alto.


Se anche tu vuoi sfruttare i vantaggi fiscali derivanti dall'utilizzo dei buoni pasto e più in generale vuoi capire come questa strategia di welfare può essere integrata con altre strategie di risparmio sui contributi e ritenute dei dipendenti contattami e ti consiglieremo la soluzione più adatta alle tue esigenze. Prenota qui una consulenza fiscale gratuita.

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